Sulla vendita delle stazioni ferroviarie

Riportiamo di seguito la lettera diffusa stamani presso diverse testate giornalistiche del bergamasco sulla vendita delle stazioni della ferrovia delle Valli Seriana e Brembana.

Egregio direttore

Siamo associazioni portatrici di interessi comuni, cittadini che si occupano di provare a sperimentare modalità innovative con cui vivere nella nostra città, soggetti che sperimentano percorsi per creare cittadinanza.
Siamo venuti a conoscenza dei bandi che il Comune ha promosso per vendere le stazioni della ferrovia della Valli, via Borgo Palazzo e di San Fermo e del bando del Demanio per la vendita della stazione di via Crocifisso.

L’importo di vendita è modesto, 30.000,00 € nel primo caso, 100.000 € nell’altro per le stazioni vendute dal Comune di Bergamo, 98.500,00 per la stazione venduta dal Demanio.
Cifre poco rilevanti all’interno di un bilancio come quello del Comune di Bergamo o del Demanio ma che risultano significative per realtà come la nostra.
Ci ha stupito molto vedere questa modalità.

Abbiamo avuto modo di vedere in altre città modalità diverse di recupero e di valorizzazione e di gestione dei beni pubblici.

Ci permettiamo di portare l’esempio di Cascina Nascosta a Milano dove il Comune ha fatto un bando di affitto pluriennale – rivolto a realtà del no profit – che prevedesse un affitto, un progetto sociale e l’attività di ristrutturazione della struttura concordata tra Ente pubblico e affittuari.
Alla fine del bando il Comune rientrerà in possesso di una struttura rimessa a nuovo senza costi e avendo incamerato l’affitto e attività sociali per il territorio.

Ma esistono anche altre possibilità che coniughino la necessità del Comune di incamerare delle risorse e la promozione di attività socialmente utili, basta spulciare i bandi che vengono emessi dalle diverse amministrazioni comunali italiane.

Ci permettiamo di domandare se non sarebbe opportuno che il Comune di Bergamo – coinvolgendo il Demanio e la Provincia di Bergamo – avvii un progetto di affido di questi spazi a realtà no profit che presentino dei progetti di qualità, nell’ottica di riqualificare il patrimonio pubblico e di dargli una destinazione socio-culturale di qualità.

Nicola Cremaschi – Legambiente Bergamo

Roberto Mazzetti – ARCI Bergamo

Share

Lascia un commento

WhatsApp chat