Requiem per un ghiacciaio

Mobilitazione in quota per i nostri ghiacciai che stanno scomparendo. 

I Requiem per un ghiacciaio, organizzati il 27, il 28 e il 29 settembre 2019, sono stati un omaggio alla montagna, a quegli ambienti e paesaggi che stiamo perdendo a causa dei mutamenti climatici. I circoli territoriali di Legambiente, insieme alle associazioni e le realtà locali e a tanti amanti delle Alpi,  hanno dato vita a più appuntamenti – dalla Valle d’Aosta al Friuli Venezia Giulia fino al ghiacciaio appenninico del Calderone – per accendere i riflettori sugli effetti devastanti che la crisi climatica sta producendo in queste aree.

L’appuntamento di punta si è svolto il 27 settembre al ghiacciaio del Lys, in Valle d’Aosta, nel massiccio del Monte Rosa, in un abbraccio ideale con i ragazzi di Friday for Future che quel giorno scendevano in piazza per il terzo sciopero per il clima. Nella stessa giornata sono stati organizzati salite al ghiacciaio del Monviso e al ghiacciaio del Montasio, nelle Alpi Carniche. Il 28 e il 29 settembre la mobilitazione del Requiem ha toccato i ghiacciai dello Stelvio, della Marmolada e del Brenta e qualche giorno più tardi il ghiacciaio del Calderone, sul Gran Sasso.

Rivivi attraverso i video l’emozione del Requiem per un ghiacciaio

Requiem al ghiacciaio del Calderone  – a cura di Elia Andreotti

Climate Change –  immagini di Luciano Menaldino girate al Lys, montaggio Daniele Garigliano.

Requiem per un ghiacciaio – realizzato da Claudia Apostolo e Mia Santanera con i contributi da tutti i luoghi del Requiem.

Un ringraziamento particolare ai musicisti che hanno suonato per i ghiacciai: Laura Zaottini, violinista, per il ghiacciaio del Calderone, e Martin Mayes, che ha reso omaggio al ghiacciaio del Lys con il corno delle Alpi.

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